
Sinner, riecco il doping: scandalo totale a Wimbledon - tuttiallostadio.it (screen Youtube)
Polemiche senza fine per Jannik Sinner, nonostante i successi conquistati sul campo. L’anno in corso è stato costellato da ombre legate alla sua squalifica per doping: una sospensione di 3 mesi concordata con la WADA, a seguito della positività al clostebol nel 2024.
Un episodio che ha acceso i dibattiti in tutto il mondo, dividendo tifosi e addetti ai lavori tra chi ha rivisto in lui un campione in difficoltà e chi ha sostenuto che la sanzione fosse troppo benevola o poco trasparente. Il bilancio sportivo, tuttavia, rimane impressionante: Sinner ha messo una pietra tombale su ogni dubbio battendo Ben Shelton ai quarti di finale di Wimbledon, regalando al pubblico una prova di carattere e abilità con un netto 3‑0. Eppure, proprio da Londra, sembra arrivare la stoccata mediatica peggiore.
Non si tratta di una qualunque rivincita post-controversia: l’attacco proviene da un tabloid inglese che nel peggiore scetticismo nei confronti di Sinner, ha lanciato un editoriale velenoso accusando il numero 1 del tennis maschile di non meritare fiducia. Il clima attorno all’azzurro si sta facendo sempre più pesante, tanto che i giornalisti britannici sembrano intenzionati a tenere accesi i riflettori su ogni sua mossa, dentro e fuori dal campo. Il tennis, che ha sempre come bandiera la correttezza e l’integrità, si trova oggi a fare i conti con un atleta che sembra aver rotto gli argini del giudizio pubblico, a prescindere dalle prove tecniche sul tappeto erboso.
Vergogna in Inghilterra, Daily Mail: “Forza Djokovic, per un tennis più pulito”
L’attacco più clamoroso arriva proprio da Daily Mail, con un titolo che suona come una vera e propria condanna: “Chiunque creda in uno sport pulito, spera che Djokovic affondi Sinner”. Un messaggio feroce che va oltre il normale spirito competitivo, con un chiaro invito ai fan dello sport pulito a tifare contro Jannik. L’articolo, firmato da Oliver Holt, si spinge ancora oltre: descrive Sinner come un atleta che, nonostante le prove fornite sul campo, non avrebbe diritto alla fiducia del pubblico. E va addirittura oltre, tirando in ballo la sua sospensione (il suo accordo di sospensione da tre mesi…) e insinuando che quello inglese sia uno dei pochi momenti in cui il suo gomito, infortunato negli ottavi contro Grigor Dimitrov, non possa fungere da scusa. Il tono supera il limite del fair play giornalistico: “vergognoso”, “pieno di veleno gratuito” sono solo alcuni dei commenti comparsi tra gli addetti ai lavori.

Non è un’analisi lucida e obiettiva delle performance sull’erba, ma uno sferzante attacco personale, che ha chiesto alla gente di schierarsi contro Sinner persino prima della sua semifinale con Novak Djokovic. Il fatto che il pezzo sia uscito proprio alla vigilia dell’incontro rende tutto ancora più gravido di un significato simbolico: anziché concentrarsi sulla qualità del match, l’autore preferisce alimentare sospetti e teorie sul presunto doping. Il pubblico internazionale si è trovato spiazzato: da un lato c’è un giovane fenomeno che continua a stupire per tenacia e talento, che ha superato anche le difficoltà emotive e di carico psicologico; dall’altro, c’è una stampa che sembra volerlo abbattere a tutti i costi, riducendo lo sport a un teatro di sospetti e accuse.