
Il segreto mette nei guai Alcaraz: Sinner esulta - Tuttiallostadio.it (Screen Youtube)
Wimbledon conferma oggi la sua natura da palcoscenico imprevedibile, capace di demolire certezze e mettere in difficoltà i giganti del circuito.
Ne è esempio Carlos Alcaraz, in corsa per il titolo, ma costretto a sudare le proverbiali sette camicie contro Fabio Fognini. Nonostante la vittoria con estremi sforzi, dove l’iberico si è imposto solo al quinto set, la performance fisica e mentale di Fognini ha lanciato un segnale forte: anche chi non ha il pedigree dei primi quattro del ranking può costringere alla soglia della crisi i campionissimi. L’erba, superficie tradizionalmente più “scivolosa” delle certezze, ha contribuito a livellare le condizioni del confronto. In una competizione dove già sono stati eliminati giocatori attesi al vertice, la capacità di reggere fisicamente e mentalmente diventa fondamentale.
Alcaraz, fresco vincitore del Roland Garros, ha chiaramente mostrato di sapersi adattare a una battaglia di cinque set, ma le ombre su una condizione che potrebbe presto dissiparsi restano. Il suo obiettivo è duplice: vincere il torneo e difendere i 2.000 punti messi a segno nell’edizione precedente. La pressione è tanta, ma la consapevolezza di avere ancora ampi margini lo rende, per ora, l’uomo da battere. Eppure, in mezzo a questo equilibrio precario, Jannik Sinner potrebbe nascondere un’arma segreta: la voglia di rivalsa. Il suo percorso, segnato dalla delusione recente di Parigi, si nutre di motivazioni profonde, ed è proprio questa fame di riscatto a renderlo pericolosamente competitivo.
Flavia Pennetta, consiglio per Sinner: “La sconfitta è benzina”
Come spesso accade a Wimbledon, le parole degli ex hanno un valore speciale. Ne sa qualcosa Flavia Pennetta, in tribuna al Centre Court durante il match tra Fognini e Alcaraz, che ha colto alcuni dettagli tecnici e mentali. Non bisogna mai entrare in campo da sconfitti – ha spiegato – e Fognini ha dimostrato che anche a 38 anni puoi reggere quattro ore ad altissima intensità. Alcaraz forse si aspettava un match più rapido, ma ha imparato qualcosa di importante: mai sottovalutare nessuno. Il discorso dell’ex campionessa italiana si è poi spostato sull’altro azzurro più atteso: Jannik Sinner. Flavia ha analizzato la situazione con taglio tecnico-psicologico: “Secondo me non ha ancora smaltito la delusione del Roland Garros, ma di sicuro quella sconfitta contro Alcaraz è benzina per accendere un fuoco dentro di lui. Il bello del tennis è proprio questo: la possibilità di riscatto è immediata, non devi aspettare mesi o anni come in altri sport”.

Una riflessione che tocca il cuore di chi segue da vicino i ritmi serrati del circuito. Sinner, archiviata la cocente delusione parigina, ha subito l’occasione di risalire la china con un nuovo torneo di grande prestigio. E questo aspetto mentale, ben descritto dalla Pennetta, potrebbe diventare l’arma in più di Sinner in un torneo in cui la testa spesso conta più della forza fisica. In questa chiave, Wimbledon non è solo una questione di racchetta e piedi sull’erba, ma di capacità di trasformare dolore e rimpianto in energia pura. Sinner è pronto a mettere in pratica la lezione: la sconfitta di pochi giorni fa non è un ostacolo, ma una risorsa da sfruttare subito.