
Inter, Chivu deve prendere già decisioni importanti (www.tuttiallostadio.it - X Parma)
Cristian Chivu avrà molto da lavorare nelle prossime settimane in qualità di allenatore dell’Inter: ecco perché nel dettaglio.
L’Inter si trova in un momento molto complicato della sua storia recente. La batosta in finale di Champions league contro il PSG persa 5-0 e la micidiale eliminazione al Mondiale per Club giunta per mano del Fluminense (2-0) hanno portato i nerazzurri allenati da Simone Inzaghi prima e Cristian Chivu poi a raggiungere difficoltà notevoli per quanto riguarda il quadrato di gioco.
Chivu avrà davvero moltissimo su cui lavorare per invertire una rotta che appare sempre più tortuosa e burrascosa, oltre che complicata. Tuttavia, nonostante questo, da qualcosa bisogna partire.
Ecco perché il tecnico rumeno e la società milanese potrebbero decidere di tagliare già la prima testa in vista della stagione che deve ancora venire. Detto questo, quindi, cerchiamo di capire nel migliore dei modi cosa effettivamente ci possiamo aspettare dal futuro dell’Inter.
Inter, ecco il primo problema: di cosa si tratta
L’Inter dovrà prendere decisioni forti per quanto riguarda il futuro, a partire dalla stagione 2025/26. Malgrado le difficoltà, Giuseppe Marotta è stato chiaro: i nerazzurri devono darsi da fare per riscattarsi, senza pensare a ciò che non ha funzionato nel recente passato. Il che non sta minimamente a significare che l’Inter non debba fare delle piccole e oculate rivoluzioni. A partire dall’estremo difensore, con Martinez che scalpita dietro a Sommer.

Il portiere svizzero non ha brillato particolarmente fra la finale di Champions League di Monaco e il Mondiale per Club, risultando meno decisivo rispetto al passato. Proprio per questa ragione, i nerazzurri potrebbero decidere di fare qualche cambiamento importante. I tifosi soprattutto sembrano invocare la titolarità di Martinez, con il portiere spagnolo che è molto apprezzato sia dai fan nerazzurri che dagli addetti ai lavori. Sui social specialmente, ci sono state grandi polemiche che avrebbero portato a ben più di qualche domanda riguardo alla figura del portiere.
Ad ogni modo, per quanto sia comprensibile rabbia e frustrazione in questo momento difficile, potrebbe essere un grandissimo errore fare ragionamenti poco lucidi e legati solo ed esclusivamente alla rabbia che legittimamente un tifoso può provare e che un po’ meno lecitamente deve indirizzare l’operato di un dirigente sportivo. Se ci saranno scelte forti, quindi, non dubitiamo che saranno ponderate per il bene dell’Inter, al di là della delusione che ha colpito il club interista dalla finale di Champions League al Mondiale per Club.